Aree tematiche delle domande frequenti
Qui trovate le risposte alle domande più frequenti suddivise per aree tematiche.
Non trovate la risposta alla vostra domanda? Allora rivolgetevi direttamente al nostro ufficio. Saremo lieti di rispondere.
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No. Anche chi non ha ancora stilato un testamento può fare una promessa di eredità a LASCITO PRO CULTURA.
Come tutte le disposizioni testamentarie, anche la promessa di eredità può essere annullata in qualsiasi momento.
Chiunque può partecipare, indipendentemente dall’età e dalla situazione patrimoniale. Ai sensi del principio partecipativo, un obiettivo della Fondazione è proprio quello di disporre di promesse di eredità di natura intergenerazionale provenienti da un’ampia fascia di popolazione.
L’1 % o più del futuro patrimonio personale. Di regola è l’inventario di successione a definire l’ammontare del lascito dopo il decesso. La bassa percentuale dell’1 % non pregiudica le porzioni legittime.
Nel caso del LASCITO PRO CULTURA, dal punto di vista giuridico si tratta di un legato, che comprende solo componenti positivi.
Sì, è possibile sotto forma di pre-lascito. In questo caso, invece di una promessa di eredità la Fondazione beneficia di un contributo da parte di un donatore che è ancora in vita. Chi accorda un pre-lascito fa parte della comunità dei testatori.
Un pilastro dell’idea di LASCITO PRO CULTURA è proprio il fatto che chiunque può partecipare, a prescindere da età, sesso, patrimonio e status sociale. L’1% è una quota uguale per tutti: si tratta solo di una minima parte dell’eredità.
Ai sensi del principio della promozione culturale intergenerazionale, le promesse di eredità da parte di persone giovani sono più che benvenute. Esse infatti spianano la strada agli interessi delle generazioni più giovani, affinché confluiscano nello sviluppo del profilo della Fondazione.
Potete comunque fare una promessa di eredità. La promessa di eredità completa le eventuali disposizioni testamentarie future.
La Fondazione istituisce una comunità di testatori funzionante e attiva. I ritmi e le forme di partecipazione corrispondono alle esigenze concrete.
La costituzione della Fondazione è garantita grazie a contributi unici delle autorità pubbliche e di fondazioni private.
Il finanziamento della fase di costituzione è garantito. Nel caso in cui le partecipazioni non dovessero essere sufficienti allo sviluppo e alle future attività, tutti i testatori ne saranno informati e tutte le promesse di eredità perderanno la loro validità.
La Fondazione è esonerata dal pagamento dell’IVA.
La Fondazione è aperta a donazioni da parte di persone giuridiche e private. Le donazioni sono destinate al finanziamento della gestione della Fondazione. La Fondazione tuttavia non è un’organizzazione di raccolta fondi in senso stretto.
La Fondazione arricchisce il panorama della promozione culturale esistente e si basa sul concetto della partecipazione: i testatori possono essere coinvolti e sono parte della comunità. La Fondazione concepisce e discute le commissioni e gli strumenti futuri in occasione di forum che si svolgono due volte all’anno e sono aperti ai testatori. Non possono essere presentate richieste.
L’accesso deve essere il più aperto possibile. In linea di principio, tutti i progetti legati alla cultura nelle sue varie forme e nei luoghi più disparati devono poter beneficiare del sostegno della Fondazione.
«Eine vielfältige Kultur trägt wesentlich zur Lebensqualität und Attraktivität unserer Schweiz bei. Mit dem Erbprozent helfen Sie nachfolgenden Generationen von Kulturschaffenden und -geniesser/innen.»
«Mit dem Erbversprechen kann das Feuer der Kultur weitergegeben werden!»